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eccoci.
come sempre in eterno ritardo rispetto alle tabelle mentali che ci
diamo, consapevoli che tanto finiremo per non rispettarle. in ogni
caso ci siamo. il nuovo numero del TRITACARNE, il ventunesimo per la
precisione è arrivato a destinazione nelle vostre mani. numero meno
variegato del solito in quanto a contenuti ma non per questo meno
interessante, anzi. la maggior parte dello spazio infatti è occupata
dalla nostra proficua ed approfondita intervista con MERCY mente gli
IANVA, con cui affrontiamo una moltitudine di argomenti [non solo
musicali] legati alla visione del mondo che ci circonda. la partenza
è stata ovviamente legata al loro ultimo album CANONE EUROPEO, ma le
stimolanti divagazioni legate
alla
vastità dei concetti racchiusi nel disco ci hanno permesso di
spaziare in argomenti impensati, ma non per questo non meritevoli di
ragionamento. rispetto al solito troverete anche uno spazio dedicato
alle recensioni particolarmente affollato. abbiamo ascoltato musica
veramente interessante di recente, ma soprattutto non siamo riusciti
a fare una selezione, segno inequivocabile
che qualitativamente stanno uscendo cose di valore piuttosto elevato
cui diamo volentieri un meritato riscontro. spazio quindi alle ultime
uscite di IANVA, ALBIREON, SHE SPREAD SORROW, LA MORTE VIENE DALLO
SPAZIO, BODIES ON EVEREST, JULINKO, SOGNOMECCANICO, EUROPEAN GHOST,
CANAAN, ASTRAL BREW, HEART OF SNAKE, HOLIDAY INN, HEROIN IN TAHITI,
SABASABA, MY DEAR KILLER, MESSA, KLAM, LORØ, STORM[O], KING GIZZARD
& THE WIZARD LIZARD, MOCK THE MANKIND, LVTE, THE GREAT SAUNITES,
THE TURIN HORSE, THE BLUE PROJECT, DEMETRA SINE DIE, VOR, ALTAR OF
PERVERSION, ABSTRACTER e UTØYA. quindici pagine fitte di musica che
a noi ha suscitato particolare emozione e che speriamo possa
accompagnarvi in questa cazzo di estate che aspettavate con ansia.
beati voi. per il resto,
come sempre presente,
il nostro gancio olandese HANS PLASMA,
che
dal mare del nord nella sua rubrica PLAY IT LOUD ci racconta FAUST'O
album omonimo del 1982 del cantautore italiano che con il proprio
approccio affine al carrozzone glam new wave inglese in quegli anni
più si è avvicinato all'estro e alla creatività di DAVID BOWIE. un
ottimo modo per iniziare
la conoscenza con un artista ai più sconosciuto ma che ha ancora
molto da insegnare al cantautorato italiano contemporaneo. un album
con cui l'autore guarda il mondo che lo circonda con piglio
decisamente nichilista e ne prende le dovute distanze. un disco
perfetto per il TRITACARNE. non poteva mancare nemmeno la nostra musa
preferita con la sua ultima fatica letteraria. ILARIA PALOMBA è
nuovamente sulle nostre pagine, stavolta con il suo recentissimo
DISTURBI DI LUMINOSITA'. ennesima prova di capacità, intelligenza e
sagacia da parte della biondissima ILARIA. centotrenta
pagine
di dolore allo stato puro. centotrenta pagine per provare a dare vita
e visibilità a chi vive inascoltato nel buio della malattia mentale.
centotrenta
pagine per chi vive sulla propria pelle il disagio della diversità.
tornando in ambito strettamente musicale abbiamo redatto un breve ma
intenso rescoconto del nostro viaggio/soggiorno al RURAL BLACKNESS
FEST dove abbiamo finalmente visto dal vivo i famigerati LACOLPA.
delle due giornate abbiamo seguito solo la prima, siamo ormai troppo
avanti con gli anni per una due giorni musicale. in ogni caso siamo
riusciti a
documentare
nei dettagli tutto quanto è accaduto, senza dimenticare niente e
senza vergogna per la nostra terza età incalzante. come sempre il
TRITACARNE è tutto tranne quello che ci si possa aspettare. anche
questo numero tiene fede alla tradizione. diamo
infatti il nostro benvenuto sulle nostre pagine a GIOVANNI LEO
LEONARDI deus ex machina dei SENKETSU NO NIGHT CLUB di cui abbiamo
parlato nel numero scorso recensendo il debutto omonimo. cogliamo
l’occasione per svelarvi che il loro prossimo album SHIKKOKU sarà
marchiato TOTEN SCHWAN [argomento che approfondiremo sul prossimo
numero del TRITACARNE]. tra i brani in scaletta spicca appunto un
NIKUTAI NO GAKKO che prende spunto dallo stupendo romanzo di MISHIMA
“IL SAPORE DELLA CARNE”. come potevamo esentarci dal chiedere a
GIOVANNI di parlarci del libro? detto e fatto… per chiudere
l’atteso ritorno della nostra rubrica preferita GRAZIE PER IL
VOSTRO ODIO con cui sputiamo merda addosso a chi ci ha fatto
particolarmente girare il belino negli ultimi tempi. alla faccia del
politicamente corretto.
per
questo numero non c'è altro da mettere sul fuoco se non i nostri più
sentiti auguri per gli amici di RISERVA INDIE che hanno da pochissimo
compiuto i loro primi DIECI ANNI di trasmissione. li celebriamo con
uno speciale ripreso dal loro blog con testo e foto. dieci anni. un
traguardo davvero di valore soprattutto perchè unito ad una
semplicità e una disponibilità che non si trova da nessun'altra
parte. non è tanto il passaggio radiofonico a fare la differenza
quanto l'armonia che si respira insieme a loro. ogni serata passata
in loro compagnia ha rappresentato un momento particolar- mente
felice in cui la musica ha fatto da collante per la nascita di nuovi
e duraturi rapporti. ci sono tanti modi di fare radio, quello che i
ragazzi di RISERVA INDIE hanno scelto è senza ombra di dubbio quello
che riesce meglio nell'abbattere le barriere tra chi gestisce la
diretta e chi viene ospitato. come dice sempre l'amico MAURIZIO
CASTAGNA "a RISERVA INDIE la radio è partecipazione". mai
parole furono più veritiere. alla prossima. adieu.
peace
and love motherfuckers.
esigenze
di spazio ci hanno costretto a posticipare sul prossimo numero gli
articoli già pronti su NAPALM DEATH, ZAGOR e sulla trilogia
letteraria di JOHN KING “THE
FOOTBALL FACTORY”. sarà tutto recuperato sul prossimo numero, di
cui ancora non abbiamo deciso niente. sarà comunque fuori dopo la
nostra lunga pausa settembrina, mese che dedicheremo all'ozio totale
e in cui staccheremo come ogni anno qualsiasi forma di contatto. PER
ORA LASCIATECI ARROSTIRE AL CALDO ESTIVO. IL RESTO SI VEDRA'. ADDIO.